Zogno accoglie i suoi visitatori offrendo lo spettacolo più grande che possa esserci: la natura. Il verde dei boschi, i monti e le acque, cosa desiderare di più?

In questo centro attiguo a San Pellegrino Terme, permeato di storia e di cultura rurale, la sensibilità della popolazione locale esalta tutto ciò che è memoria e passato, tradizione e radicamento al territorio. La visita qui ristruttura il corpo e lo spirito.

Musei

Il Museo di San Lorenzo, della Parrocchia di Zogno, sviluppato su 3 piani ha alla base l’idea di creare una memoria collettiva di natura religiosa raccogliendo tutta la devozione nei secoli della Val Brembana.

Un vero tuffo nel passato rurale di Zogno e della Val Brembana in generale si può godere visitando il Museo della Valle (1979). Reperti etnografici e archeologici sono infatti raccolti con grande cura e attenzione, mostrando veri e propri frammenti di vita locale, partendo dal III millennio.

Il Museo del Soldato fondato dal gruppo Alpini di Zogno è un vero forziere di reperti importanti: armi, divise, fotografie, lettere dal fronte e gli attestati con Croce di guerra dei nostri reduci, ora il Museo è dotato anche di una biblioteca di racconti militari.

Sapori genuini

Con le mani esperte i malghesi, che si fanno guidare dalla sapiente conoscenza ancestrale degli avi, creano il famosissimo Formai de Mut, il formaggio del monte dell’Alta Val Brembana. Da gustare in assoluto è la polenta taragna, dove burro fuso e Formai de Mut sono mescolati in un mix irresistibile.

Sapori & Cultura – Cibi e Cultura del Territorio” è la manifestazione organizzata dal comune di Zogno che si svolge con la collaborazione del Punto Amico e associazione esercenti di Zogno. L’evento annuale della durata di tre mesi si snoda tra le meraviglie di Sedrina, Brembilla e Zogno, prevedendo appuntamenti enogastronomici associati all’apertura dei principali beni del patrimonio culturale-museale della zona.

I gusti della Val Brembana sono tanti e tutti genuini: dalla dolcezza del miele e delle mele delle valli bergamasche, alla personalità della tradizione culinaria a base di selvaggina, salumi tipici nostrani, e ancora la polenta accompagnata al salame o salamelle, con il brasato o con il stufato. E che dire di pasta e risotti: gli immancabili “casonsei”, risotti ai funghi e castagne e la foiada saracena…tutti prodotti dell’eccellenza e della tradizione.

Percorsi e tesori della natura

La Via delle Castagne – sentiero tematico di facile percorrenza alle pendici del Canto Alto, un’antica via di collegamento con la Mercatorum, da Zogno a Castegnone dove sorge ancora fra le case il “secadùr” l’antico affumicatoio per la preparazione dei biligòcc (le castagne affumicate), piatto tipico sapientemente preparato dalla gente del posto.

La Ciclovia Valle Brembana è ogni stagione un interessante invito a vivere lo sport, la natura e la valle. Si tratta di un percorso completamente asfaltato, gallerie illuminate e con lieve pendenze che attraversa numerosi comuni collegando Bergamo a Piazza Brembana per un totale di 38 km.

A due passi da Zogno, in Val Brembilla per gli appassionati ci sono altri percorsi interessantissimi da scoprire e percorrere come per esempio: l’Anello della Regina, itinerario storico naturalistico, che si snoda partendo dal borgo storico dalla contrada di Cavaglia, salendo fino al Castello della Regina, giungendo al rifugio “Lupi di Brembilla”, poi scendendo alla contrada di Catremerio e attraversando la località Cerro si raggiunge il punto di partenza;

Un altro itinerario consigliato ai amanti della natura e della storia è quello tra Oneta di San Giovanni Bianco e il Cornello dei Tasso. A Oneta, si trova la Casa di Arlecchino (museo) un edificio signorile di epoca quattrocentesca con stanze elegantemente affrescate, mentre a Cornello, in due edifici storici del borgo medievale è collocato il Museo dei Tasso e della Storia Postale.

La strada taverna un’antica via di comunicazione, che da Almenno San Salvatore, raggiungeva le contrade alte della Val Brembilla, salendo per il versante sinistro del fiume Brembilla. Il borgo di Catremerio e il più bello gioiello dell’escursione, con le sue strade selciate, muri rialzati, i primi gradini delle scale in grossi blocchi di pietra ed evidentissimi loggiati in legno.

Il percorso “ciclo-ippico-pedonale” Gerosa-Blello lungo 7408m offre una volta arrivati alla bellissima Chiesa dell’Annunziata una magnifica vista della Val Brembilla e della pianura bergamasca.

La Grotta delle Meraviglie portata alla luce dal “nonno degli abissi”, Ermenegildo Zanchi nel 1932, accoglie il visitatore in uno scrigno di stupore e incanto. Non caso il nome descrive lo stato emotivo che qui nasce spontaneo. Il complesso si sviluppa entro il bancone calcareo color grigio chiaro che si trova in prossimità della galleria di ingresso a Zogno.

Dai confini settentrionali della Valle Brembana fino alla confluenza nell’Adda, il Brembo sviluppa un cammino lungo 70 chilometri.
Il suo corso, che attraversa la Valle Brembana, ci regala immagini di rara bellezza. Nell’indissolubile legame con la vita che si specchia nelle sue acque, il fiume sa raccontarci storie di paesi e di uomini, e, degli uomini,le opere della fatica e dell’arte.

In questo sipario di boschi e monti dal respiro incantato la fauna che anima cielo, rami e terra è davvero un piccolo grande patrimonio. Chi pratica il birdwatching non rimarrà certo deluso poiché qui si contano circa 95 specie diverse di uccelli. La terra sa inoltre essere generosa custodendo la vita di tantissimi animali tra quale gli ungulati: il camoscio, il cervo e il capriolo che vivono indisturbati.